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martedì 23 luglio 2013

Borough market di Rossana










 Foodaholic o meno, se transitate per Londra dovete necessariamente perdervi nel tripudio universale di quello che è riduttivo definire mercato, mi diverte immaginare come avrebbe potuto dipingelo Guttuso al posto della Vuccirìa...
Ho scoperto la passione British per le uova: oltre quelle di gallina, quaglia, oca, anche nei supermarket troverete uova di struzzo, pernice, fagiano, anatra e credo mi sfugga qualche altro volatile.
Poco m'impressionano i burger di canguro, le bistecche di zebra o i bocconcini di alligatore, rimarrei ore a contemplare la magnifica selezione di funghi: shiitake, finferli, pioppini, ovuli reali, porcini enormi e tantissime altre specie curiose.
Avrei tanto voluto acquistare tutta l'infinita selezione di paste di curry fresco, le enormi kidney pie, e stabilirmi per sempre alla Oyster&Porter House...




Continuando il gastrotour troverete tutte le sfumature di pomodoro che vanno dal giallo al nero, idem per carote, cavolfiori, zucchine, patate e fagiolini. Incontri i produttori in persona, che in modo friendly ti raccontano delle regioni da cui vengono, del sale che affumicano per impreziosire i loro salumi, della lotta col vento e il mare per portare sui banchi scampi grandi quanto aragoste.

Il paradiso dei formaggi, del pane biologico di quinoa, di mille cereali e di mille semi, di birra, di sidro, di patate.
Addentrandosi inizierete a perdervi nei profumi di miele integrale venduto direttamente dal favo, delle dolcissime tentazioni turche, piramidi di brownie, cookies e cupcakes glitterati. I drinks spaziano dalle clorofilliche spremute, smoothie di mango indiano, darjeeling rari, latte di capra fermentato prebiotico, sidro, birra ai licheni artici fino ai vini neozelandesi.






Inizierete a dare i numeri con i profumi delle proposte etniche che lentamente sobbollono in tegami di enorme diametro: paella, spiedi libanesi, intingoli creoli, tikka masala, o se proprio volete mantenere il contegno British potrete optare per un enorme filetto di fish&chips, da consumare seduti ai tavolini della Southwark Cathedral.
Se avete ancora voglia di inebrianti esperienze dovrete allontanarvi di poco e concludere con una irripetibile degustazione di rari formaggi di nicchia affinati per esprimersi al meglio.













Il cibo è prezioso veicolo di cultura, ti apre alle tradizioni di popoli lontani, ti spinge a conoscerne le tradizioni, la storia, il sentire, non ti lascia solo appagato ma arricchisce il tuo bagaglio anche di sapere.
Amo Londra per il suo respiro, perché la ritrovo sempre diversa, ti adotta e ti fa sentire parte del mondo, perché il mondo intero è a Londra.

Rossana


























4 commenti:

  1. Oh my god! di mattina un tour così profumato, speziato, etnicamente conturbante solo tu potevi regalarmelo!)). Perfetta cronista, imperdibili le foto:!)
    Grazie, merci, thanks a lot

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    1. Grazie Bianca, arrossisco...
      Bisogna tornarci al più presto.
      Londra è unica!

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  2. E finché si è in zona, un passaggio al vicino deposito di Neal's Yard per un mondo di formaggi veri

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    1. Grazie per essere passato anche oggi a bar Mike!

      Ho "occultato" alla voce "rari formaggi di nicchia" proprio loro ;))
      I M P E R D I B I L E scrigno di eccellenze foodie!

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