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venerdì 21 ottobre 2011

auksinis 2008 sancerre sebastien Riffault

Auksinis 2008, Sancerre, appelation Sancerre controlée, maceration.
Sebastien Riffault, Sury-en-Vaux, Loire, Francia.



Di solito vini eleganti  e verticali.
Scarichi di colore, intensi di profumi.
Questo invece gioca duro e sporco perché è
oro nel calice.
Uno dei pochi (credo pochi, attendo feroci smentite) vin blanc de maceration francesi.
Un Sancerre poi, denominazione che non ha bisogno di farlo strano per vendere.
Naso imponente e anti varietale.
Si sentono con il nasone infilato nel bicchiere tanti profumi che non capisci, che annichilisci.
Piangi al pensiero di tanti sauvignon-piscio-di-gatto che hai bevuto negli happy hour.
Fieni e thè e karkadè e albicocche disidratate e mineralità di terre (come nei rossi).
Polveroso e scattante.
Elegante quando lo bevi col suo affascinante raschio tannico.
Fresco.



Legni di liquirizia, infusi e campagna.
Ripeto elegante.
Perché unisce muscolosità e delicatezze, impeto e morbidezze, senza urla, senza eccessi.
Un vino di una gentilezza antica e rustica.
Bevibilità infinita.
Ringrazio Pietro Vergano e Andrea Gherra del Consorzio per aver condiviso con noi l’unica bottiglia in loro possesso di questo nettare.
Voi lettori se lo trovate non indugiate.
Comprate comprate comprate.
Ne fa anche una versione vinificata in bianco lo Skelvedrà.
Bonne degustation


Luigi

3 commenti:

  1. Ma non dovevi assaggiare il Raboso di Carolina? :)

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  2. Vittorio abbi pazienza a breve berremo insieme fiumi di Raboso di Carolina accompagnato da salame cotto monferrino.

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  3. molto raro e molto buono ...bravo e grazie!!!

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