Costa d’Amalfi doc, Furore bianco 2008.
Marisa Cuomo.
Arrampicato sulle scogliere.
Inebriante di profumi di limoni amalfitani e di cedri.
Dolce come albicocche
e caldo come i raggi di sole settembrino.
Se avete pazienza, virtù che non mi appartiene, aspettatelo ancora.
Le pietre nelle quali conficca le radici.
Verrano sempre più fuori.
E ciotoli levigati invaderanno le vostre bocche.
Bonne degustation
Luigi
leggere queste note equivale partire alla ricerca di questa bottiglia
RispondiEliminagrande vino. punto.
RispondiEliminaSembrerà una bestemmia, ma lo preferisco al Fiorduva.
RispondiEliminaI vini della costiera Amalfitana hanno un extra che titilla le mie perversioni, sono quasi tutti da vigneti a piede franco.
RispondiEliminaAnch'io forse lo preferisco al Fiorduva, che è un po' troppo perfettino e alliccato.
Vittorio da noi c'è l'ha la Casa del Barolo, io credo di averlo finito. Colpevole di infanticidi plurimi!
Peccato tu abbia finito il 2008.
RispondiEliminaIo lo aspetterò.
Claro, alla prossima che stappo sei invitato! ;)