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martedì 5 marzo 2013

Un viaggio tra Mosella e Reno: Weingut Clemens Busch di Massilmiliano Montess


Continua l’effetto Network con GUSTODIVINO



         Quindici giorni a girovagare tra Reno e Mosella lasciano il segno. Scoprire la profondità del Riesling, la sua capacita di mutare da vino secco a dolce compagno di meditazione. Rimanere affascinati dalle differenze rimarchevoli tra regioni e terroir: la mediterranea corposità della Rheinessen, sud del Reno, la mitezza della Reinghau, in Assia, la mineralità di Mosella e Nahe.

Ma anche le diverse interpretazioni dei singoli produttori lasciano una chiara impronta. Dai Riesling fruttati, all'aroma di pesca, di JJ Prum, all'acida mineralità di Busch e Dohnoff, passando per la sobria austerità di Heymann-Lowenstein.
Il primo incontro ravvicinato con il Riesling è con gli splendidi vini di Clemens Busch. Accolti gentilmente dalla Sig.ra Rita Busch in una romantica villetta Jugendstil a Pünderich, sulle rive della Mosella centrale, siamo stati colpiti dall'affabilità e dalla disponibilità della padrona di casa.
Nascondendo le spiegazioni sui vini tra le parole di un'amabile conversazione da salotto, ci ha fatto assaggiare praticamente tutta la produzione di casa Busch.

Rita Busch

La coltivazione è quasi eroica, con vigne impiantate su pendii scoscesi, tra pendenze anche superiori a 45°. La raccolta è ovviamente manuale e la vinificazione naturale, senza inoculo di lieviti selezionati. Le basse temperature autunnali ed invernali rallentano la fermentazione alcolica, la cui durata può protrarsi anche per mesi. 
L'esordio è stato d'impatto: appena seduti ci viene offerto un Marienburg 2008, giallo paglierino, dagli aromi di miele, erba fresca tagliata, con una sottile mineralità ma dall'acidità tagliente. Naso inebriante, palato coinvolgente ed  una bevibilità incredibilmente fluida.


La famiglia Busch possiede circa 11 ettari vitati in contrada Marienburg, suddivisi in sei particelle, ognuna delle quali con differenti caratteristiche orografiche e di composizione del terreno. Il vino degustato per primo deriva da un assemblaggio delle uve provenienti da tutte le particelle, e denota una complessità ed un'aderenza territoriale già degna di nota, oltre che una bontà sincera.
Le variazioni aromatiche tra le varie particelle esprimono la diversa capacità di espressione degli aromi varietali del Riesling e la differente profondità e mineralità del vino. Tali differenze dipendono sicuramente dai diversi terroir ma anche dalla variabilità dell'età delle vigne. Apparati radicolari più anziani, e quindi più profondi, tendono infatti a produrre vini maggiormente espressivi.



I profili aromatici si delineano chiaramente: il Raffes 2008 presenta delle note di frutta gialla e melone più evidenti con un'acidità più contenuta, il Falken 2008 è speziato e con sottili note fumé, Il Rothenpfad 2010 ci regala aromi di miele, limone e noce moscata.
La vera sorpresa è stato il Marienburg Fahrlay Terrassen 2010. Un vino impressionante, 15 g/l di residuo zuccherino con 10 g/l di acidità totale perfettamente bilanciati, al punto che la prima impressione al palato è quella di un Riesling quasi secco. Il colore, tipico, è giallo paglierino tendente al dorato. Gli aromi di fiori bianchi, frutta gialla e scorza di cedro si inseguono e si sovrappongono in un armonia oserei dire “sinfonica”. La profondità e la mineralità sono incredibili e completano alla perfezione l'immagine gustativa che questo vino è capace di donarci. La persistenza gustolfattiva si stempera dolcemente in un ricordo aromatico commovente, nostalgico. 


La degustazione prosegue con uno Spatlese 2011 ancora giovane, 100 g/l di zucchero, 8 g/l di acidità totale, delizioso, lievemente speziato, con note di miele di castagno.
A seguire un Marienburg Auslese Goldkapsel 2007 da uve botritizzate al 15%, semplicemente grande: giallo dorato intenso, al naso dona immediati effluvi di confettura di albicocche, seguiti da una florealità che spazia dal gelsomino alla zagara con note di erba fresca tagliata, pesca bianca, melone giallo, e lievi sentori idrocarburici, in secondo piano e ben bilanciati. 



Busch è distribuito in Italia dalla Velier di Luca Gargano, con la linea Tripla A che raccoglie i vini naturali del catalogo. Velier seleziona però solo una parte della produzione di Clemens, ed in questa selezione non troverete il Marienburg Fahrlay Terrassen 2010 qui recensito.

Weingut Clemens Busch
Kirchstrasse 37 - 56862 Pünderich
Telefono: 06542 - 22180
Fax: 06542 - 900720
http://www.clemens-busch.de/

1 commento:

  1. Applausi a Clemens e Rita, fare bio dove tutti trattano a raffica, è davvero un atto eroico.

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