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giovedì 19 dicembre 2013

Antonio 2012, Vinho regional Lisboa, Casal Figueira


Il vitigno è il Vital, bianco autoctono di Lisbona, i vigneti sono piccoli, sparsi su un areale ampio e molto vecchi, ad alberello su terreni calcarei rocciosi a pochi chilometri dal mare a circa 350 metri di altitudine, il mare per noi mediterranei è simbolo di calore, di brodo primordiale, in Portogallo, che si affaccia sull’Atlantico molto freddo a queste latitudini, aperto alle perturbazioni nord che arrivano dirette dirette dalla Groenlandia non è esattamente così.
Tutto questo freddo si sente nel vino che è quasi algido, verticale, minerale ma senza eccessi di salsedine,  quasi scarno e citrino, leggere affumicature.
L’acidità mi ha colpito perché non è aggressiva anche se presente, molto soft ma pervasiva, il vino sconta solo una leggera sensazione watery sul finale.
La sensazione è che sia un vino da invecchiamento, i terziari sono già lì in sottotraccia, chissà cosa succede a questo vino, figlio del vento atlantico (voi che leggete non potete farvene un’idea della potenza dei venti in queste zone, sembra che entrino dentro, nell’anima, incessanti e arroganti) con il passare degli anni.


Molto interessante anche il Tinto 2005 a base di Touriga Nacional, freschissimo ed elegante con tannini fusi e di grande piacevolezza.



















Molto buono il vendemmia tardiva di Vital, dolce senza esserlo, affilato, con acidità residuale e bella mineralità.




















Kempè

Luigi


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