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domenica 1 dicembre 2013

Cortefusia, produttori in Franciacorta


Daniele Gentile e Gigi Nembrini sono giovani produttori con le vigne aggrappate a Monte Orfano, uno scoglio nel mare della pianura padana, un anticipo delle colline prealpine a nord.
Hanno idee chiare e con la prima vendemmia hanno già centrato un obiettivo importante.
Il vino è buono e sufficientemente ruvido per attirare l’attenzione e far cambiare idea sulle derive dolciarie di altri produttori franciacortini.
Poi leggo che c’è del Pinot Nero ed infatti la ruvidezza vinosa penso la si possa attribuire a lui, acidità vivace e freschezza generale molto minerale, saporito in bocca e pizzicante.
Bisogna ammettere che lo sprint dato dal Pinot Nero è molto intrigante e l’effetto asciugante/sgrassante è un bel regalo mentre si mangia.
Profumi di frutti rossi a chiusura della bocca, molto gourmand.
Buona la prima!
Adesso bisognerà confermare e qui sono i dolori!
Il Saten mi ha meno impressionato, la bolla scarica (per disciplinare), lo zucchero residuo hanno pagato pegno nel confronto della rudezza dell’Extra Brut pinotteggiante.
Kempè

Luigi


2 commenti:

  1. Ciao Luigi, il Saten di Corte F. In realtá é senza dosaggio di zuccheri, una mosca bianca.
    Mi ha spiegato Gigi di CorteFusia, che il Saten in etichetta può essere classificato solo come brut, anche se il dosaggio é inferiore ai 6 o 3 g/l di extra b.e p.d
    Ad ogni modo , mi han fatto una buonissima impressione questi 2 ragazzi e e la sboccatura 30 mesi del loro brut annata 2010 , 50 e 50 chardo e pinot nero, si stacca decisamente dal panorama franciacortino.
    Ciao
    Mich.Mal.

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    1. Ciao Michele,
      sostituisci "zuccheri residui" con "morbidezze" ed è quello che ho percepito nel Saten.
      Chardonnay italico e bassa pressione non esaltano certo le durezze, questo a mio parere il limite intriseco di qualsiasi Saten.
      Comunque riassaggio appena posso, di sicuro.

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