Piccoli appezzamenti abbarbicati sulle dune sabbiose o nascosti dietro esse.
Piantati a Nero d’Avola e Frappato.
Franchi di piede.
Con cannicci che smorzano il vento e l’abrasione della sabbia.
Grappoli piccoli come miniaturizzati dalla siccità e dal calore.
Vinificati in casa con il pista e mutta.
Ne vengono fuori vini brunastri, acidissimi, brucianti e, sostengono i produttori, digestivi.
Eorici di sicuro.
Anche chi li beve.
Salvatore Marino giovane enologo Pachinese col cuore contadino vorrebbe un vigneto di mare.
Per il gusto ancestrale di allevare viti e vinificare uve europee prefillosseriche.
Bonne degustation
Luigi
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