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martedì 3 giugno 2014

Les Bachelards

di Andrea Della Casa


Sophie e Lilian Bauchet sono una giovane coppia, genitori di 3 figli, che dal 2007 si sono instaurati a Fleurie, nel Beaujolais.
Prima di allora vivevano lontani dal mondo del vino.
Da subito hanno adottato metodi biologici in vigna e i primi anni, racconta Sophie, sono stati durissimi. Disintossicare i vigneti dalla dipendenza della chimica non è stata cosa semplice.
Nel 2011 hanno ottenuto la certificazione biologica e il 2012 è l'annata che vede i loro primi "veri" vini naturali.
Tale affermazione mi disorienta quindi cerco di approfondire e pronta è la risposta di Madame Bauchet : "Si perché nell'annata 2011 abbiamo aggiunto 2 mg/l di solfiti". Credo che in Francia siano più talebani di noi rispetto al significato delle parole...


Un altro ostacolo si è presentato sul mercato: Sophie lamenta che in Beaujolais il prezzo medio di vendita del vino alla GDO si aggira intorno ai 4 euro, un’inezia rispetto ai 12-16 delle sue bottiglie per cui bisognava orientarsi verso altre tipologie di consumatori. E alla fine la caparbietà è stata premiata tanto che il loro Fleurie 2012 è già esaurito da un po’.



L’azienda è al momento di 7 ha vitati a gamay, suddivisi in varie parcelle, ma dal prossimo anno i coniugi Bauchet punteranno a limitare a 5 l’estensione dei loro vigneti per riuscire a garantire alla produzione una totale conduzione familiare. 
I vini fanno macerazione semi-carbonica prima di essere pressati (alcuni) sotto un vecchio torchio verticale che rende il lavoro più lungo e faticoso ma meno aggressivo sui grappoli rispetto ai più moderni torchi meccanici orizzontali.
I loro vini sono freschi e succosi, con una nota fruttata decisa al naso corrisposta poi anche all’assaggio. Più complesso il Fleurie, più immediato e beverino Les chemins de traverse* . Entrambi un filo rustici e, presumibilmente, con tanta vita davanti. L’annata 2013 vedrà in bottiglia anche l’Herbe Folle, un assemblaggio di diverse annate e diverse parcelle.
 

 
 
 
* La scelta del nome di questa cuvée deriva dal fatto che "esce dei sentieri battuti" rispetto ai vini classici e convenzionali, e la vinificazione è totalmente al naturale, senza nessuna aggiunta.

1 commento:

  1. Fleurie, un cru che mi piace molto, urge una degustazione comparativa fra vari produttori!

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