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martedì 27 agosto 2013

La Cieca




Spesso il fronte sabaudo del bar ci intrattiene con i racconti delle nuove scoperte in fatto di locali di perdizione enogastronomica. Io sto sul fronte degli indefessi casalinghi, poco avvezzi ai locali pubblici, che anche qui esistono, seppur la mia impressione è che a Torino ci sia più fermento.
Beh, approfittando delle vacanze dalla famiglia che agosto mi regala da qualche anno, cerco di mettere una pezza a questa mia introversione.
Così, dopo mesi che seguo con passione attraverso i social network l’avventura dei cinque audaci enomatti, finalmente arriva la notizia che La Cieca è aperto. Arriva così da un giorno all’altro senza macchine col megafono ad avvisare del lieto evento, senza una campagna di comunicazione, senza messaggi urlati.
No, La Cieca apre il 26 giugno e l’unico proclama è “venite e bevete”.
E io infine arrivo, in ritardo come sempre.
E’ già agosto iniziato e fa un caldo umido che mi sembra di aver fatto un safari nella giungla urbana e di aver passato almeno un paio di frontiere, tanto è lontano La Cieca da casa mia.
E’ bastato un istante, il tempo di incrociare lo sguardo sorridente di Michi, per capire che il viaggio valeva la pena.
La Cieca è un posto che a Milano mancava. E’ un concentrato di energia e un groviglio di conoscenze e di amicizie col vino come sfondo. Michele Mamoli è forse l’unico oste che poteva realizzare questo incantesimo.
Appena entri sai che sei a casa e questa è un’impressione che pochi locali pubblici sono in grado di restituire.
Un po’ di dati tecnici.
I vini in mescita stanno su una tradizionale lavagna, come 100 anni fa e come nelle cave e i bar à vin rispettabili di tutta la Francia. E già a leggere  viene sete, ma soprattutto è chiaro che il tempo del vinello omologato è finito da un pezzo. Per dire io ricordo l’Ageno 2005 e mi pare dello stesso anno lo Zibibbo di Nino Barraco. Tu dimmi dove li trovo altrove.
Ogni sera sono in mescita tre vini alla cieca, con pseudonimi divertenti e l’indicazione del prezzo (io ricordo un Batman, Robin e Joker!) e se indovini vinci qualcosa (evidentemente non ho vinto).
Il locale è piccolissimo, ma per fortuna ha un bel marciapiede davanti. (Comunque dentro l’aria condizionata funziona benissimo!).
Poi da sotto il banco o da non so dove spunta sempre qualche bottiglia incredibile. Da un Roddolo d’antan a un pet nat dell’avanguardia naturista francese a un mega champagne o una prima annata di qualche vino che ha fatto la storia.
La mescita è un lavoro atletico a La Cieca, si riempiono file di bicchieri a ripetizione.
A La Cieca si conoscono persone e se ne ritrovano.
A La Cieca capita che qualcuno che non vuole allontanarsene chieda se può portare una teglia di pizza e venga esaudito.
A La Cieca quando parlo di vino e non mi ricordo qualcosa, mi affaccio al banco e mi arriva la risposta.
A La Cieca ci puoi passare una serata d’estate, dalle sette e mezza alle due di notte e aver ancora voglia di festeggiare.

8 commenti:

  1. Molto bello Niccolò, peccato che sia difficile trovare questo tipo di locali nelle piccole città.
    A Parma ne ricordo solo uno, ma anche io sono un frequentatore di casa come te.
    È bello, ogni tanto, "trasgredire" senza la famiglia:)

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  2. Niccolò che dire, la tua descrizione fa venire voglia di uscire dall'ufficio e andare a La Cieca immediatamente, fortuna che apre dalle 18...
    Chissà che non ci si trovi lì prossimamente, io proverò sicuramente l'esperienza, forse anche la tua casalingaggine adesso è messa alla prova.

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  3. Grazie Niccolò. Direi che hai proprio colto il tipo di locale che volevamo creare :)
    Dobbiamo migliorare in tante cose, ma intanto ci stiamo divertendo e penso si veda.
    ciao,
    max

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    Risposte
    1. Max, spiegami meglio come funziona.
      1) enro
      2) scelgo un vino dalla lista nera
      3) assaggio
      4) non indovino
      5) mi sveli cosa ho bevuto
      6) pago
      7) esco
      8) riferisco al mio complice Niccolò che entra dopo di me, indovina grazie alla mia soffiata, fa un figurone e incassa il premio

      a parte col mio approccio italiota, dove sto sbagliando? :-)

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    2. Nic,
      sei uno spregevole genio del male con l'aggravante di aver svelato il trucchetto in pubblico.

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    3. ehm magari vinci il famoso "nigutin d'or"!
      Però a La Cieca non ci vengono gli imbroglioni ;-)

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    4. Niccolò, immaginavo che non avresti accettato il punto 9 ovvero:
      9) Niccolò esce e divide il premio con me :-(

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    5. sto già spendendo il nigutin in vino!

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