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lunedì 6 maggio 2013

Cantina del Barone di Luigi Sarno, Particella 928, 2011, Fiano di Avellino docg



Certe volte il caso tesse ragnatele cangianti e noi ignari ci finiamo appiccicati come mosche.
Incontro Luigi Sarno a Torino, usciva da un ristorante con amici, rapide presentazioni e io che amo il Fiano comincio ad interrogare l’ignaro produttore.
Arrivato a casa contatto Alessandro Marra grande conoscitore dei vini Avellinesi (e non solo) il quale mi dice che il particella 928 è a suo avviso uno dei migliori Fiano in circolazione.
La particella 928 è un impianto recente voluto da Luigi che ne ha studiato nuova fittezza e giacitura.
Malgrado la gioventù delle piante il vino che ottiene è estremamente ricco e pervaso di sentori affumicati e minerali e leggero frutto maturo, molto saporito.
Grande sapidità quasi salino, fresco.
La sensazione è di pienezza, quasi sfrontatezza, con una  orizzontalità non data dalla grassezza ma dal connubio e dalla perfetta gestione di acidità e estratti, riempie la bocca di sapore e leggero amaricante finale.
Dopo un po’ escono anche sentori di frutta matura, così appena accennati e golosi.
Un gran bel bianco di “ricchezza verticale” e sapori ctonici.
Kampai

Luigi


4 commenti:

  1. Pensa Luigi, che se provi qualche suo Fiano di Avellino più datato 3/4/5 anni non di questa nuova particella (928) potrai verificare la sottigliezza e l'eleganza che il territorio di Cesinali (sottozona del Fiano non disciplinata ancora) è in grado di conferire al vitigno allignato da qualche anno in più rispetto al vino da te provato e anche rispetto ai Fiano provenienti da Summonte (Picariello, Marsella) più polputi e longevi e a quelli di Montefredane (Pietracupa) più fumè e dinamici anche in gioventù.

    L'azienda di Luigi Sarno (o meglio del papà) è storica anche se solo recentemente sta assurgendo alle luci della ribalta grazie all'ottimo lavoro di comunicazione e promozione
    dello stesso Luigi e alla grande dedizione in vigna e cantina.

    Da Alessandro Manna, grande amico, fatti consigliare qualche buon Falerno del Massico vintage e non commerciale, ti farà divertire perchè è un vero cultore dell'areale casertano essendo autoctono della zona!!!

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    1. Claudio,
      grazie per il tuo passaggio al bar e per le preziose indicazioni territoriali, forse Luigi mi ha inviato anche l'altro suo Fiano, controllo, assaggio e poi ti dico.

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  2. E' buffo ma anch'io l'ho conosciuto piu' o meno nello stesso modo.
    Oltre al Fiano ho assaggiato un Greco 09' che mi ha stregato.

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    1. Il Greco penso sia della cantina per cui lavora come consulente: le Cantine dell'Angelo di Angelo Muto.

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