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lunedì 25 luglio 2011

passito di pantelleria 05 salvatore ferrandes zabib moscato

Passito di Pantelleria doc 2005.


Salvatore Ferrandes, c.da Tracino Kamma, via del Fante 8, Pantelleria (TP)
Moscato d’Alessandria sprofondato in crateri di sabbie laviche.
Dolci profumi d’oriente.
Memorie della vite primigenia.
Quando uno scoglio nel mare era un mondo, un porto sicuro.
Quando i mondi erano tanti e diversi e a Pantelleria si parlava
un esperanto di arabo, greco, latino.
Quando i pirati erano genovesi, siciliani, veneziani, dalmati, pisani, amalfitani, greci e saccheggiavano le coste nord africane.
Quando i pirati erano arabi, nord africani, egiziani, turchi, ciprioti, libanesi e saccheggiavano le coste italiane.
Quando per poter gustare le arance in mezzo al mediterraneo si costruivano recinti di pietra lavica alti tre metri per ogni singolo albero.
Quando “Zabib” voleva dire uva passa.
Bruno di colore.
Alchemico nei profumi di albicocche e uva passa con fondi officinali.
Panettone nel naso e crema agrumata.
Fresco e snello.
Dolce e coerente e bevibile, impossibile fermarsi.
Poco “al kohl” tanto sapore.
14,5%vol.



Mi ricordano i Sol di Ezio Cerruti, altra terra (una acida e vulcanica, l’altra basica e argillosa), altra cultivar, seppur parente alla lontana, stesso accanimento e tensione verso il custodire senza forzare.
Guardiani del faro nella notte del moscato.
Non fatevene mancare.
Bonne degustation

Luigi

1 commento:

  1. Un grande vino.
    Disarmante nella sua bevibilità. Dolce, sì; ma fresco e -soprattutto- salato.

    P.S.: Vedo che non stai perdendo tempo giù in Sicilia, eh!? :)

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