Da Ambonnay a Cavoretto in una sera di mezza “primavera”.
Le poche lucciole superstiti ondeggiavano incerte nella brezza serotina.
Riunione plenaria e multidisciplinare di blogger e para blogger e grafici e architetti ed esperti di comunicazione.
Un brain storming fecondo, informale e divertente.
Accomunati dalla condivisione conviviale del vino e del cibo abbiamo bevuto terroir della Champagne.
Abbiamo assaporato la storia, la geografia e le usanze di una comunità.
Il vino aveva l’aroma donato dall’impresa dell’insediamento della comunità umana che lo ha prodotto, nel territorio che lo ha prodotto.
Viaggiavamo nel tempo e nello spazio comodamente seduti al fresco dell’orto urbano torinese.
Bollicine e parole, profumi e sguardi, sapori e risate.
Il vino è rientrato con forza nel rito comunitario, quasi ancestrale del mangiare prendendo il cibo e spezzando il pane con le mani tutti insieme dallo stesso vassoio.
E’ ritornato ad essere alimento dissetante e stimolante e riconciliante.
Ne avevamo bisogno, le ossa rotte erano parecchie e il caldo blandire del vino e il cantilenare intimo dei discorsi e la ripetitività dei gesti ha sedato gli animi e i nervi.
In ordine sparso Mariella, Bianca, Vittorio, Davide, Stefania, Enrica, Marco, Fabrizio, Carlo.
Abbiamo bevuto un brut s.a. André Beaufort elaboré par Saint Jean-Baptiste, Ambonnay, 12%vol., 80% pinot noir e si sentiva scalpitare, 20% chardonnay, dosaggio di zuccheri riduttori 10 gr/l e un po’ si sentiva, nessun solfito aggiunto e si sentiva come un leggero raschiare.
Biodinamica in vigna e tentativi di applicazione dell’omeopatia e aromaterapia, degorgement a la volée per fare respirare un’ultima volta il vino prima della tappatura.
Produttore votato al terroir e alla naturalità consigliatomi e spacciatomi da un terroirista come Pietro Vergano.
Controverso ma buono, qualcuno ha detto ottimo e cercava di rubare il bicchiere al commensale di fianco.
“resta il ricordo
reso eterno dal vino
calda serata”
reso eterno dal vino
calda serata”
Haiku21#barbera2 di Slawka G. Scarso
Bonne degustation
Luigi
...qualcuno ha detto ottimo e a qualcuno non è piaciuto, te l'ho detto e lo scrivo.
RispondiEliminaTi devo ringraziare per una cosa....mi stai facendo incuriosire sempre più sul mondo dello champagne...ho bisogno di crescere e maturare, sono un bambino e mi fa paura la vicinanza della bottiglia champagnotta....credo di non sentirmi all'altezza...
Non credo che lo Champagne sia un vino elitario, si concede sempre senza ritrosia, poi può nn piacere, essere caustico o ruffiano, però il suo carattere lo esprime subito senza mediazioni.
RispondiEliminaSono io, spesso, che mi sento in difficoltà con i vini rossi che giocano sempre a rimpiattino con le loro caratteristiche organolettiche.
Questo Campagne era controverso anche a me è piaciuto così così, se questo ti può consolare, un po' ruvido con profumi un po'scomposti e verdi, bah da riprovare.
Mai più una riunione senza Champagne!
ma il metodo biodinamico ha causato questo vino ad avere un risultato controverso?
RispondiEliminaAnche io voglio imparare piu di champagne. Trovo difficile a distinguere i sapori con le bollicine. Sono contenta di imparare di piu tramite il tuo blog!
Di solito chi applica biodinamica in vigna, tende a vinificare in maniera meno tecnica, magari usando lieviti autoctoni per le fermentazioni, usano botti in legno per l'affinamento e ossidano volutamente le basi per ottenere prodotti meno tec e più "autentici".
RispondiEliminaQuindi sapori e profumi sono un po' più intensi e con sfumature più rustiche.
per ciò che riguarda i sapori come ho detto a Davide gli champagne si concedono subito e sono sicuro che al tuo terzo blanc de noir lo riconoscerai subito e al quarto capirai anche se è a base pinot nero o Meunier.
Per iniziare puoi provare un Marie noelle Ledru e un Gatinois due produttori reperibili in italia, non pienamente bio ma di grande personalità.
Boulard è un bio molto pulito e preciso ma intenso nei vini e ti consiglio anche lui (dice di usare lieviti autoctoni)
Questo è champagne che mi stuzzica parecchio.
RispondiEliminaDici che è il caso di rompere il salvadanaio?