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venerdì 31 gennaio 2014

Arturo di Lanzeria 2008, perricone, Guccione


Arturo di Lanzeria
Chi era costui?
Cercherò su Google, nel frattempo tento di spiegare che il mio personalissimo Arturo di Lanzeria era un Perricone 2008 di Francesco Guccione.
Francesco in questi giorni sta riproponendo i suoi vini ed io mi sono scialato un suo catarratto 2012 (credo perché in etichetta non c’è nulla), il passo di questi vini ottenuti senza scelte vendemmiali, senza le “riserve” è comunque schioppettante e in linea con i suoi vini ante fattacio (quelli sino al 2009/2010 se non erro) freschi e polputi, venati di quella grassezza mediterranea mai pesante.
Non ricordavo i rossi di Francesco, ormai erano anni che non li bevevo e mi ero dimenticato della loro leggerezza, rarità in Sicilia.
Lieve ma intenso come i profumi di incenso che escono dalla sacrestia.
Lieve amaritudini del tannino che non infastidiscono e smagrano il corpo speziato del perricone.
Fresco.
Tre anni fa Niccolò Desenzani lo descriveva così:
“Vino suadente, di botte aromatica e ammaliatrice. La materia è sicuramente buona, e la botte pure. Godurioso, ma forse infine un filo troppo ruffiano. E si perde un po' il filo rigoroso dell'uva.”
Credo che oggi l’uva e Contrada Cerasa abbiano avuto la meglio sulla botte.
Kempè

Luigi


Ps
Ho guggolato un po’ e di Arturo di Lanzeria, in carne ed ossa, sempre che sia esistito, non ne ho trovato traccia, chi eri?


6 commenti:

  1. Luis, Guccione ha scelto la strada del Vino da Tavola, e omette l'annata. Ma il Cataratto che hai bevuto scommetto le braghe che è 2012. Ed è buono da pajura.

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    1. Stefano,
      non posso che darti ragione il catarratto è buono buono, nella migliore tradizione di Francesco.

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  2. Arturo è un personaggio davvero: un agronomo, filosofo, amico e oggi marito di una mia carissima amica. Ovviamente non di "Lanzeria", che invece è un nomignolo scherzoso.
    Dovreste conoscerlo, magari durante #occupymenfi :)
    Baci,
    M.

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    1. Grazie Marilena,
      Arturo dovrà esserci durante l'occupazione pacifica di Menfi per mano delle falangi degli amicidelbar!
      #occupymenfi

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  3. Ho assaggiato i vini di Guccione per la prima volta lo scorso novembre a Fornovo.
    Mi sono piaciuti molto.
    Tutti.
    Non sapevo di questo suo problema che ha avuto, che tu chiami fattaccio.
    Ho fatto qualche ricerca, ma non ci ho capito molto.
    Non ho capito quale è la cantina dove lavorava che lo ha estromesso.
    Comunque tornerò a visitarlo alla prossima fiera.

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  4. E' vero Luigi ,il suo perricone scalpita come un cavallo selvaggio ,fatto raro ,come tu dici ,per un rosso siciliano.Bevuto recentemente un 2009 che pareva quasi un cru del Beaujolais

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