Pagine

sabato 18 febbraio 2012

_paradosso_

Paradosso:
una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile.

Foto Stefania Giardina


Primo paradosso
“Con la rivoluzione industriale, i processi produttivi sono stati accelerati per ottenere i cibi e le  materie prime occorrenti alla popolazione e alla fabbrica. Non è stato fatto nulla di concreto per ovviare alla perdita di fertilità che questo ha comportato, con conseguenze disastrose. L’agricoltura ha perduto il suo equilibrio, la terra si ribella; aumentano le malattie di ogni genere, in molte regioni del mondo la natura si disfa della terra esausta attraverso l’erosione.”
Sir Albert Howard, “I diritti della terra”, Bra, 2005, pg21

Secondo paradosso
“Ed ecco il paradosso del sistema agro-alimentare industrializzato e finanziarizzato: esso risiede nel fatto che, avendo le sue corporation investito svariati trilioni di dollari ed euro, e convertito milioni di ettari a produzioni estensive tecnologicamente avanzatissime, con una quota crescente di Ogm, ci si poteva attendere che la situazione migliorasse. Al contrario è peggiorata di molto. Oltre al miliardo di individui sottonutriti, ossia affamati che si contavano nel 2007, e potrebbero salire verso il 2017 a 1,2 miliardi, vi sono al mondo almeno altri due miliardi di individui che non ricevono in qualità e quantità adeguata i micronutrienti necessari per condurre una vita lunga e sana.”
L.Gallino, “finanzcapitalismo. La civiltà del denaro in crisi.” Torino, 2011 pg158/159

Terzo paradosso
L’opera originale di Sir Albert Howard è stata stampata con il titolo “An Agricultural Testament” ad Oxford nel 1940.
Le accuse mosse verso l’insostenibilità dell’agroindustria levate con forza da Sir Albert Howard sono state completamente ignorate.
Era troppo presto per dire che era troppo tardi.
Ora Gallino dice che, trascinati dalla perversa macchina della finanziarizzazione della società e del sistema produttivo, compresa l’agricoltura,  non abbiamo più tempo né spazio per modificare questa tendenza al suicidio del pianeta.

Quarto paradosso
L’accanita difesa dello status quo proprio da parte di chi ne è involontario e impotente vittima.

Così va la vita.

5 commenti:

  1. Quinto paradosso
    Nelle facoltà d'agraria si continuano ad insegnare metodi di agricoltura che prevedono a iosa diserbanti, insetticidi, antimicrobici, monocolture intensive e continue lavorazioni del terreno come se fossero un bene per l'agricoltura e per gli agricoltori.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. e si chiudono le cattedre di agricoltura biologica per mancanza di fondi, le "altre" cattedre i soldi li trovano, eccome se li trovano.

      Elimina
  2. Luigi, non sono sicuro di aver capito chi sono quelli che si accaniscono nella difesa dello status quo, quarto paradosso.
    marco

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi intrometto, sperando che mi perdoniate.

      Parlando di agricoltura, "quelli che si accaniscono nella difesa dello status quo" sono gli agricoltori che ancora trattano le loro aziende in modo industrializzato, cercando la fertilità del suolo con tecniche che, al contrario, portano ad una sua sempre maggiore diminuzione, che non hanno compreso la deriva negativa delle coltivazioni intensive e degli OGM.

      Non so se è la risposta corretta. E' soltanto la mia.

      Elimina