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mercoledì 9 febbraio 2011

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Vinupetra 2006, Etna doc, I Vigneri, Salvo Foti, Randazzo (CT).
Afflitto dal “mal di Sicilia”, dopo un più di un anno di cantina (vi ho stupito, non è vero!) ho aperto la prima bottiglia di Etna Rosso di Salvo Foti.



Sentivo che era il momento giusto.
Il pasto giusto.
A muntagna è un isola nell’isola.
Un cono di neve e nebbia al di sopra delle terre arse e nere e rosse e sulfuree con in filigrana il tracciato in quinconce degli aranceti e i cerchi ancestrali dei bacini per l’irrigazione.
Segnali di un agricoltura eroica e geniale.
Agrumi e uva e pistacchi; multietnicità agronomica ancestrale.
Straniati dall’impotenza e dal perenne brontolio.


La terra sull’Etna ci ricorda che è viva, noi lo dimentichiamo troppo spesso.
Talvolta dall’aereo, nei giorni di vento, sembra la Sicilia una nave in movimento il cui comignolo è l’Etna.
Salvo Foti da anni sale e scende quei pendii sassosi neri e polverosi e rugginosi seguendo vigne contorte e prefillosseriche.

Un'enclave nordica in terra del sud.
Ha poi nel tempo preso a cuore e rifondato le maestranze dei Vigneri un tempo custodi del delicato territorio etneo.
Ha poi dimenticato ciò che ha studiato nei corsi di enologia.
Ha ricominciato a fare il vino senza i mezzucci della scienza/tecnica.
Forse, ha pensato, come capita a me e a tanti altri che le viti e i vini hanno 5.000 anni di onorato servizio, le scienze moderne invece non compiono 300 anni.
Forse, ha pensato, che le scienze non fanno altro che riparare i danni da esse causate.
Forse voleva fare il vino e basta.
Forse voleva vedere se gli riusciva di farlo con le mani e il cuore.
Personaggio senza esserlo, schivo e introspettivo come molti suoi conterranei.
Ha prodotto un vino  di colore scarico, rubino.
Con profumi un po’ recalcitranti di fieno arso, mandorla, terra, affumicato.
Amaricante in bocca, acidità viva e tannino intrigante, leggero agrumato, affumicato e terroso.
Bocca  magra e dolce e amara.
Perfetto mangiando, da bere su carni di maiale e salse lievemente agrumate.


Foto di Salvo Foti

Aridità dalla cantina.
E’ un Etna rosso Doc, prodotto in vigna Calderara in c.da Feudo di Mezzo in Castiglione di Sicilia (Etna Nord) a 700 m slm..
I vitigni sono il Nerello Mascalese, il Nerello Cappuccio, l’Alicante e il “Francisi”.
La vigna è di 0,5 ha età media delle viti 100 anni allevata ad alberello etneo con sesto d’impianto di 10.000 viti/ha.
Coltivazione manuale con prodotti naturali.
Vinificazione senza controllo delle temperature con lieviti indigeni in tini di legno aperti, nessuna filtrazione.
Travasi e imbottigliamento secondo fasi lunari
 A trovarlo costa 35,00 euro.

Bonne degustation

Luigi

4 commenti:

  1. Una bella descrizione, molto interessante.
    Sarebbe interessantissimo poterlo degustare...

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  2. L'ho cercato per mari e per monti e quando finalmente l'ho trovato ho dovuto desistere, causa di ciò è stata la fine del mese, con conseguente calo vertiginoso delle finaze disponibili. Dopo è stato troppo tardi. Pazienza, prima o poi rimedierò.

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  3. Ma a mia il vinupetra non me lo hai fatto assaggiare! Aha..... Tuttavia...non mi dispero. Brown

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