Pagine

mercoledì 10 ottobre 2012

Felice 10, Vino Rosso. Di N. Desenzani




Sono almeno alla quarta bottiglia di questo Nebbiolo.
Scoperto quest'estate, incredulo di aver trovato un Nebbiolo ultranaturale, graal che pensavo introvabile, l'ho bevuto caldo e freddo col caldo e col freddo; rappresenta per me il nebbiolo che si fa vin de soif

Dal bouquet cangiante, nebbiolesco e terroso, gourmand e carnoso, leggermente acido volatile, ma poi solido e fresco.
In bocca ha la polverosità dei no so2, ma anche l'acidità e i tannini asciutti tipici del vitigno. 

Una gustosità intensa, degna delle migliori espressioni delle blasonate denominazioni, ma anche un’anima selvatica. 
Un caos cui l'affinamento, assente, non ha dato una direzione precisa, ma che ha il famoso potenziale per dar luce a una stella.
Ce lo godiamo così in un'istantanea del suo divenire come esce dopo che viene tolto il tappo a corona.
Brodo primordiale di tutti i Barolo, Barbaresco e compagnia cantante...




Questo Nebbiolo, al secolo “ Felice 10 - vino rosso” è il risultato di un progetto dell’importatore e selezionatore norvegese NON DOS. Motivati dalla passione per l’Italia e per il vitigno hanno dato vita al sogno di vinificare nebbiolo da Barbaresco in totale assenza di sostanze chimiche aggiunte, chiarifiche e filtrazioni. Solo uva, rimontaggi, travasi e imbottigliamento (presso Carussin). La 2010 segue un esperimento 2009 che non ha dato l’esito qualitativo sperato. Non voglio dir di più, ma vale la pena di leggere la cronaca dell’esperimento pilota attraverso le di parole Joseph Di Blasi (qui i 9 post in ordine temporale inverso). Le poche bottiglie rimaste in Italia sono distribuite da Sarfati.

1 commento:

  1. Ben scritto e descritto. Anche a noi (da Jacobs) abbiamo amato questo vino, e per questo ne abbiamo vendute in torno ad 150 bottiglie in pocchi mesi..

    Joseph

    RispondiElimina