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mercoledì 18 febbraio 2015

Vita Grama

di Vittorio Rusinà

E' San Valentino, mio figlio mi dice "Papà siamo soli io e te stasera." 
E' vero, sorrido, nel cuore, alla franchezza delle sue parole.
"Che dici ci beviamo una bottiglia di vino a cena?" gli chiedo. "Sì" mi risponde.
Dunque sia un grande vino, un vino antico, con quindici anni di età, con un nome simbolico "Vita Grama".
E' un vino che ho comprato a Milano, da Vinoir e grazie a Vinoir.
E' un momento della vita in cui adoro i locali del vino, dove puoi mangiare qualcosa, bere qualcosa, comprare quache rara bottiglia, chiedere lumi del perché quella bottiglia e non altre. C'è quella calma riflesssiva, quella possibilità di percezione che manca alle sempre più numerose fiere del vino, che sinceramente non frequento più tanto.
I posti del vino non sono le fiere, sono le enoteche, i wine-bar, le trattorie, le cantine, i convivi di amici. Ecco ci tenevo a condividere questa mia impressione.



Mi stupisce di questo vino la freschezza, quasi non avesse gli anni che ha, i profumi intensi che vanno dalla polvere di cioccolato alla liquirizia, radici, sentori ematici, erbe.
Tre uve, merlot, cabernet franc, cabernet sauvignon, in incredibile equilibrio.
Un grande vino rosso dalle mani di Aurelio ed Emilio del Bono, vignaioli famosi più che altro per le loro bollicine naturali.
Un grande vino che non deve mancare nelle cantine dei veri seguaci dell'amore, da bersi non solo a San Valentino.



2 commenti:

  1. Gran vino! E' appena uscita la nuova annata giovane giovane e con etichetta colorata: la 2004 !

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  2. Mi pareva che fosse in uscita la 2004 e mi risulta sia l'ultima annata prodotta. Non vedo l'ora di assaggiarla. Condivido in toto la riflessione di Vittorio sulle "fiere del vino", hanno stancato anche me.

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