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lunedì 14 luglio 2014

Meloni d'inverno

di Rossana Brancato



Bisogna addentrarsi nei paesini di provincia siciliani per vederli ancora appesi ai balconi o gelosamente stivati su letti di paglia in cantina come le zucche, per assicurarsi succosa ambrosia sino a Natale.
Nettare dolcissimo e profumo delicato custodito nella polpa croccante, la varietà inodorus del Cucumis melo non ha fragranza percepibile dalla buccia come i retati e il cantalupo.

Il melone è una Cucurbitacea annuale, il fusto ha un portamento strisciante e tendenza a ramificare e ad aggrapparsi coi viticci ai sostegni, diventando rampicante.
Piante che hanno grande facilità d’ibridazione.
Nelle coltivazioni estensive si prediligono gli ibridi Madras, Campero e Helios, ma le cultuvar trapanesi Cartucciaru di Paceco e il Purceddu d’Alcamo grazie all’istituzione dei Presidi Slow Food, negli ultimi anni hanno ritrovato la linea pura del seme e dignità di mercato.

Le cultivar autoctone siciliane in passato, non superando la quotazione minima di 30 centesimi non venivano neanche raccolte, lasciate a fertilizzare i campi utilizzati come pascolo.
Non hanno particolare richiesta d’irrigazione, il terreno argilloso trattiene la quantità d’acqua necessaria allo sviluppo.

Nella sostenibilità delle colture e nella salvaguardia della biodiversità dovrebbero costituire le coltivazioni prevalenti.

Il melone bianco è acqua al 95%, la piccola quota glucidica apporta trascurabili 20 kcal per 100 g. Modestissime quantità di calcio, fosforo e vitamine. 

Frutto prezioso come idratante, da consumare preferibilmente fuoripasto, si può utilizzare per preparare confetture, gazpacho e sorbetti.

La mia "indole agrodolce" mi porta spesso a sperimentare connessioni tra ortaggi e frutta di stagione, l'ultimo esperimento mi ha convinta e segue la ricetta...




Chutney di melone e peperone giallo


500 g di polpa di melone
200 g di peperone giallo
50 g di cipolla bianca
50 g di zucchero Demerara
mezzo cucchiaino di semi di senape nera
anice stellato
50 g di zenzero fresco
30 ml di olio evo
peperoncino o Tabasco, sale q.b.




Lava il peperone, tagliarlo in falde, pelalo col pelapatate e poi riducilo a brunoise
Prepara il melone allo stesso modo.
Trita la cipolla, scalda in un tegame basso o in padella l'olio e fai tostare per un minuto la senape nera e l'anice stellato, aggiungi la cipolla e lascia cuocere a fiamma dolce coperto, controllando che non bruci. Incorpora il peperone e porta a cottura.
A fuoco vivace lo zucchero e fai caramellare, sfuma con l'aceto, lascia ridurre pochi minuti e aggiungi il melone. 
Mescola spesso, in quindici minuti circa otterrai una composta densa. 
Profuma con lo zenzero fresco grattugiato, regola di sale e peperoncino.



Lascia riposare in frigo per un paio d'ore prima di utilizzare il chutney, per l'ideale armonia dei sapori.
Abbinalo a formaggi stagionati e ai bolliti.


Rossana

3 commenti:

  1. Del melone, nella mia esperienza di orticoltore hobbysta, ho solamente ricordi infantili piuttosto negativi, non riuscivamo mai a produrre dei frutti malgrado si sviluppasse una vegetazione imponente.
    trenta anni dopo quando mi avvicinai all'orticoltura scoprii il perchè: i vecchi ibridi di melone per produrre frutti vanno potati con una particolare tecnica se no produce solo foglie e fiori sterili, ecco svelato l'arcano!
    Quindi se oggi vi accingete a piantarne nell'orto verificate se sono ibridi produttivi che necessitano o no di potatura produttiva.

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    1. Non lo sapevo!
      Vale anche per le zucche?

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    2. No le zucche sono molto generose e non necessitano di potature produttive, come gli zucchini.

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