Pagine

lunedì 22 aprile 2013

Bordighera, Pesci e Vini al Magiargè di Vittorio Rusinà



Che si chiamasse Magiargè e non Mangiargè l'ho scoperto solo sabato sera, che fosse uno delle migliori osterie di pesce in terra ligure lo sapevo da tempo, che fra i vini presenti in carta ci fosse una bella scelta di naturali è solo da un anno che ne ho coscienza.
Entro e creo subito scompiglio in sala: avevo visto che in carta c'era una bottiglia di vino di cui avevo letto gran lodi da parte dell'amico Jacopo Cossater, la Vitvoska 2009 di Zidarich, e allora vai, ordino la Vitovska e subito accorre il patron a chiedere rassicurazione "Conosce la tipologia di questo vino e come vinifica il produttore?", "Sì sì..." dico io, "Magari glielo scaraffo...o... ecco le cambio il bicchiere, più ampio così ossigena", incomincio a preoccuparmi anch'io e intanto tocco gli euro messi in tasca da parte per l'acquisto della buta, 35 per l'esattezza, "ok ci sono, si può iniziare a danzare!"
Naso nel calice e boom ci sono tutti i profumi del mondo, piano piano cangiano, si trasmutano, mi inebriano, mi stordiscono e mi esaltano...c'è la pietra, c'è l'acidità, la dolcezza, i fiori, il tabacco, le erbe, l'incenso, i frutti, i sali...ci sono tutti i baci del mondo.
Vitovska piccolo grande vitigno di terre di confine orientale, ai più, compreso me, quasi sconosciuto eppure in modo grandioso l'alchimista Zidarich ne trae uno dei migliori vini assaggiati nella mia ormai lunga vita.
La Vitovska è perfetta con i piatti di pesce della cucina di Magiargè, qui usano solo pesci di mare senza cedimenti ai pesci di allevamento e nel piatto si sente, eccome se si sente: perfette le sarde ripiene alla nizzarda in una tempura da lode, da lacrime i due gamberetti e le cozze del cappon magro alla genovese, da inchini profondi la mormora  "selvaggia" passata prima sulla piastra con la pelle e poi cotta al forno con rametti di mirto.
Il Magiargè è sicuramente uno dei posti in Italia dove ho mangiato il pesce migliore, cucinato a regola d'arte.
Lode per la presenza in carta di una Oude Gueuze e di una nutrita serie di champagne e di vini naturali, assai intrigante.
D'estate mettono qualche tavolo nella piazzetta antistante e a volte, dopo aver cenato, mentre si scendono le scale che dal centro storico portano al lungomare, circondati da piante grasse e fiori, sotto le stelle si ferma il tempo.




Osteria Magiargè
Piazza Giacomo Viale 1, Bordighera (IM)

7 commenti:

  1. Non dovremmo star qui a commentarci e farci tanti complimenti fra noi amicidelbar, ma devo dirtelo, Vitt, che questo è un post bellissimo. Mi ha messo fame e sete. Di mare e di vino, ma anche di angoli meravigliosi di cui l'Italia è piena. Dove per qualche attimo il tempo può fermarsi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Condivido tutto quello che scrive Niccolò.

      Elimina
    2. grazie amici, è un post del cuore, una di quelle serate che si ricordano anche nella prossima vita

      Elimina
    3. Nic infatti io non vi commento nè tantomeno vi faccio i complimenti.

      Elimina
  2. Bellissimo post Vittorio, della Vitoska 2009 di Zidarich anche io ho avuto modo in passato di elogiarla ed è fantastica.
    Quest’anno a Cerea ho degustato anche la sua Vitoska Collection strepitosa!
    In una carta “dei vini” in cui sono presenti le birre a fermentazione spontanea del Belgio la dice lunga sul posto. Non mi resta che andarci quando capiterò in zona, mi hai incuriosito non poco.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ho sentito parlare delle serie Collection,la cercherò...grazie!

      Elimina
    2. Grazie Luigi del tuo passaggio dal bar degli amici.

      Elimina