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venerdì 16 marzo 2012

parigi val bene una grenache... e una mourvedre


Languedoc.
Peyroulières 2009, Vin de Pays des Monts de la Grage.
Les Grèzes 2010, Vin de Pays des Monts de la Grage.
DomaineBordes, Saint Chinian.
A parte lo Syrah che conosciamo è ora di mandare a memoria questi vitigni (anche solo per fare i fighetti a restaurant):
Grenache, Cinsault, Mourvedre e Grenache gris.
Parto dall’ultima, la Grenache gris una bacca bianca.
Un po’ abbandonata in Spagna, in questi ultimi anni nel sud ovest della Francia sta facendo scintille.
Questa Les Grèzes 2010 era
Opalescente di giallo fosforo.
Profumata di garrigues assolata.
Salina.
Raspo vegetale e freschezza acida residuale.
Lavanda.
Rusticamente affascinante.
Glu glu è finita giù.

Poi la Mourvedre, di ostica pronuncia ma di facile bevuta.
Il Peyroulières 2009 è inchiostro nero di china.
Zaffate di mirtilli e un po’ di fragoline.
Un po' di erbe della garrigue.
Seziona il palato fra dolcezza e rugosità acide, vegetali, speziali, minerali.
Volatile alla francese che innalza profumi sino alle narici.
E sgrassa il palato impegnato a deglutire un agnello dei Pirenei.
Glu glu la Mourvedre ha seguito la Grenache nella peristalsi.
Cercateli ne vale la pena.
Bonne degustation.

Luigi


Vini bevuti su consiglio di Francesca Tradardi anima della sala e della cantina di Rino


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