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lunedì 28 settembre 2015

Ortrugo frizzante 2014, Gaetano Solenghi




di Niccolò Desenzani

Ho assaggiato questo vino in occasione di un evento cui partecipavano molti produttori piacentini, in una bellissima serata di tarda estate alla Faggiola di Gariga di Podenzano.
Per la verità il sorso quella sera mi aveva dato l’impressione che il vino ancora dovesse svolgere qualche processo nella bottiglia. Cosicché ne ho prese due bottiglie e le ho lasciate in garage, dove la temperatura può anche alzarsi un po’. Non ho però resistito alla curiosità e poche settimane dopo ne ho messa una in frigo. Poi è arrivata la prima domenica uggiosa milanese, passata per lo più in casa a far lavoretti, ma con l’inaspettata visita di un antico amico.
Così nel preparare un risottino, ho stappato questa bollicina naturale: wow che spettacolo!
Ortrugo, ma poco o nulla birroso, intenso leggermente amaricante e con una vena di ossidazione grassoccia che fa veramente godere.
Non è dato sapere se vi sia un futuro longevo in una bottiglia così giovane eppur già così pronta, figlia di un annata light, ma con una sostanza parecchio incisiva e con una qualità “ossidativa” incredibilmente ben formata.
Io bevo e immagino già una gita da Gaetano Solenghi e da suo figlio Nicola.


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