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martedì 30 settembre 2014

Brezzolina 2013, Tenuta Migliavacca

di Niccolò Desenzani







Profumi di prato umido e una punta penetrante di fiori, con uno spunto di lime, fanno da presagio a un sorso fresco e campestre. Abbastanza largo per un vinino, ma contenuto in un sottile guscio di acidità, ancora uvoso fermentativa; una lontana aromaticità lo rende peculiare.
La ricchezza aromatica sorprende con lontani ricordi di whisky e di falò contadini. Qualcosa di fortemente agrestre che pare quasi in comune ai rossi di casa; e anche la spiccata vitalità che rende questi vini semplici e profondi. Testimoni di qualcosa di forte e intenso che appartiene a quel bricco a quegli scoscesi pendii che guardano il Po e la pianura tutta e i monti, e sono spesso in balia del tempo, coi venti e le piogge, il caldo, il gelo. Le nuvole veloci.
Restano in bocca la buccia e la polpa dell'uva alla loro quintessenza.
Buono da schiantare la memoria sensibile in un'enfasi del piccolo, semplice e straordinario vino.

2 commenti:

  1. Questa me la lego al dito : due visite in cantina senza venire a conoscenza dell'esistenza di un bianco. La seconda volta poi, a precisa domanda, Francesco Brezza mi risponde "no, qui è terra di rossi, capisce?". Per la prossima visita mi stamperò questa foto. "Voglio questo!" :-)

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    1. Nic il Brezzolina in effetti è prodotto per consumo famigliare e Francesco Brezza si è rifiutato di vendermelo. Ma ero con le tre bambine che devono aver fatto breccia <3 e mi ha fatto questo bellissimo regalo!

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