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venerdì 20 luglio 2012

Vallèe d’Aoste Doc Pinot Gris 2010, Lo Triolet




Vallèe d’Aoste Doc Pinot Gris 2010, Lo Triolet di Marco Martin.
Introd (AO) a novecento metri di quota.
Vino di montagna con cultivar un po’ anomala.
Il Pinot Gris è una variazione genetica del Pinot Noir che profuma di Alsazia.
E’ vitigno precoce che bene si adatta alle condizioni climatiche montane anche se non tipicamente montano.
Ma non aspettatevi grandi freschezze, ha una innata tendenza ad accumulare zuccheri e ossidare gli acidi.
E ne viene fuori un vinone in stile Alsaziano, con fruttoni e dolcezze in attesa di divenire idrocarburi, alcool in abbondanza e morbidezze quasi eccessive.
Accenni di pietre travolti dai profumi zuccherosi e fiorosi.
Glicerinoso e rotondo sulle mucose.
Il giorno dopo.
Frutta, poi frutta, ancora frutta matura e succosa e ritorni di zucchero filato.
Leggera vena fresca a rendere godibile il vino.
Che si fa bere molto piacevolmente ma che a mio giudizio è afflitto da eccessi di tecnicismo produttivo.
Tutto quel frutto, tutto quel floreale, tutto quello zucchero e caramello.
Forse un po’ troppo.
Per me s’intende.
Bonne degustation.


Luigi

Poscritto
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2 commenti:

  1. Mi sembra che tendi a sottolinearne il limite di autenticità.
    D'altro canto è anche vero che questo fatto, che in parte può essere condivisibile, non gli pregiudica una buona risposta da parte del mercato.
    La mia scheda tende a farsi interprete di questa seconda ottica; più di gusto e sensazioni immediate, che di valori ideali.
    http://avvinatorebloggato.blogspot.it/2012/08/pinot-gris-lo-triolet-10.html

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    1. E' un vino bevibile, buono e l'ho detto, i miei dubbi semmai vertono sulla precisione tecnica forse un po' eccessiva e sul gioco dello zucchero residuo.

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