Questa
prima presenza di Massimiliano su gli amici del bar, merita una piccola
introduzione.
Da
oggi è iniziato uno scambio culturale (cioè loro daranno cultura al nostro
palinsesto, noi boh…) con Gustodivino il blog magistralmente gestito (non come
questo in perenne preda dell’anarchia) da Massimiliano Montes.
Massimiliano
mi è simpatico perché è Siciliano ed io sono affetto dal “mal di Sicilia”,
inoltre è un entusiasta che esercita la generosità e l’onestà culturale (doti
rare se non introvabili) e infine la sua idea di fare sistema ha incuriosito sia
me sia Niccolò.
Brevemente
vi spiego cosa succederà (o cosa dovrebbe succedere vista la scarsa
attendibilità degli attori in gioco, noi de Gli amici si intende):
Gustodivino
e gli amici del bar si scambieranno dei post l’un altro e li pubblicheranno
contemporaneamente sui due blog (Massimiliano ha un gran coraggio a fare questo
salto nel buio) per fare network, sistema.
Per
intorbidire ulteriormente le acque, come fanno i pesci gatto in caccia, vi
annuncio anche che la redazione de Gli amici del bar, proprio per simulare un
bar gremito e vociante, si è espansa di altre due unità della cui identità per
ora manteniamo stretto riserbo.
Buona
lettura
Luigi
Tra
i vini assaggiati al Vi.Vi.T, al padiglione 11 del Vinitaly, lo scorso anno,
quelli di Fulvio Bressan sono stati una rivelazione.
I
suggerimenti degli amici appassionati e qualche informazione carpita in rete,
mi hanno spinto diritto al suo banchetto.
In
questo caso “banchetto” è un termine appropriato, perché è proprio
l'impressione che dava davanti a quell'omone grande e grosso che mi sorrideva
simpaticamente. Il gigante dei fagioli di Topolino, questo mi ricorda Fulvio
Bressan.
La
sua filosofia è bellissima, e lui è un comunicatore d'eccezione: “Fare il vino
con i lieviti selezionati è come fare un figlio con gli spermatozoi di un
altro” esordisce, lasciandomi ammutolito ad ascoltarlo. “Il vino naturale
inizia in vigna. Qualsiasi roba chimica che io metto, finisce nel grappolo, e
da li nel vino. È poiché io sono il primo fruitore di ciò che produco mi
darebbe fastidio bere quelle schifezze.”
Chiaro.
Chiarissimo... più chiaro di così non si può.
“E
in cantina vale la stessa regola: niente schifezze chimiche e nessun tentativo
di manipolare l'aroma del vino con enzimi e robe del genere.”
Ma
come sono questi vini naturali di Fulvio? Capisco che non è un descrittore
tecnico, però la prima parola che mi viene in mente è buonissimi. Subito
seguita da inebrianti.
La
famiglia Bressan coltiva viti a Farra D'Isonzo, Gorizia, sin dal 1726. I
vigneti Bressan si trovano a circa 50 metri sul livello del mare, su colline di
ghiaia fluviale adagiata su argille e marne arenarie, in prossimità del fiume
Isonzo, protette dall'arco delle Alpi Giulie.
I 25 ettari complessivi sono vitati, per 20
ettari circa, a Schioppettino, Friulano, Malvasia, Ribolla Gialla, Verduzzo,
Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc, Pignolo.
I
vini sono tutti di qualità medio-alta, ma quelli chi i hanno colpito di più,
magari per una mia predisposizione naturale o per la sequenza di assaggi già
effettuati in precedenza, sono senza ombra di dubbio lo Schioppettino, il
Pignol e il Pinot Nero, tutti dell'annata 2009.
Lo
schioppettino, o Ribolla Nera, è un vino di ampia intensità e corpo. Di colore
rosso rubino, non completamente penetrabile dalla luce. Al naso rivela un misto
di aromi di piccola frutta rossa e ribes scuro, seguiti da ricordi di amarena e
da strani sentori di pane caldo appena sfornato. L'insieme è caldo e
avvolgente. Il palato è acido senza eccessi, consistente, e con una fine
tessitura tannica. La retrolfazione richiama il ribes nero ed i vaghi sentori
di pane, con una lunga e piacevole persistenza.
Il
Pinot Nero, nella sua enorme variabilità espressiva, riconosce in queste terre
friulane un suo profilo abbastanza tipico. Di colore lievemente più intenso,
rispetto alle tradizionali trasparenze a cui ci abitua questo vitigno, accomuna
ai prevedibili aromi di piccola frutta rossa e lampone, sentori lievemente
speziati e un fumé cinerino. Al palato è sottile ed elegante, con tannini
appena accennati, e un finale di media persistenza che ci riconduce agli aromi
di apertura.
Il
Pignol si presenta rosso rubino, poco penetrabile, con sfumature porpora. Il
naso è segnato da sottili speziature che ricordano il pepe, la noce moscata e i
chiodi di garofano. Al palato è intenso ed avvolgente, con un'acidità degna di
menzione. La retrolfazione suggerisce mora, lampone, ribes con ritorni
speziati. Il finale è piacevolmente lungo.
Azienda
agricola BRESSAN
Via
Conti Zoppini, 35
34070
FARRA D'ISONZO (Gorizia)
Friuli
- Italy
Tel.
++39 0481 888 131
Fax
++39 0481 88 98 24 // 0481 88 81 31
Info:
bressanwines@tin.it
"Fare cultura... esagerato!!!! Sarà molto se riusciamo a non renderci pesanti ai nostri lettori :-)
RispondiEliminaGrazie mille per i non meritati complimenti, ci divertiamo solo a bere e a comunicare le nostre emozioni. L'obiettivo comune, con Luigi e Niccolò, è quello di ampliare il bacino dei lettori. Fare in modo che il buon vino, che magari viene relegato in una nicchia da un sistema economico-commerciale non sempre equo, venga scoperto e bevuto."
Un benvenuto a Massimiliano Montes, ti leggerò e seguirò con grande interesse qui e su gustodivino e guarda che ti si aspetta su twitter se già non ci sei :)
RispondiEliminaUn benvenuto a Massimiliano Montes, ti leggerò e seguirò con grande interesse qui e su gustodivino e guarda che ti si aspetta su twitter se già non ci sei :)
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