Ieri
sera ho ordinato per innaffiare una ottima cena al Kitchen (dove per altro si mangia un gran bene ma si beve
così così), un Sauvignon (io
quando ordino un sauvignon lo so già in largo anticipo che è un gesto
autolesionistico, si vede che devo punirmi semi inconsciamente di qualche mio eccesso).
Nello
specifico, questo povero vino l’ho bevuto dopo aver assaggiato i due
Pouilly-Fumè di Alexandre Baine.
Solo
perché ero in centro alla stanza non ho rovesciato nei vasi il contenuto della
bottiglia (e non c’erano neanche dei plumbachi nelle vicinanze).
Dunque
parliamo di Baine e del suo splendido vino e dimentichiamo la brutta
esperienza.
Freschezza
in grande materia e pietrosità salina
con lievi affumicature citrine, da berne secchi.
Chiunque
abbia intenzione di fare o bere un sauvignon è bene che prima assaggi questi.
Ho
incrociato Alexandre Bain a Les Affranchis un off salone a Montpellier, era al
fianco di Saumon e vi assicuro che la batteria completa di vini da Bain a Saumon
mi ha steso e ha innescato una sindrome neuronale, dopo mi aggiravo
semincosciente per le sale sussurrando “Loire mon amour”.
Kampai
Luigi
Poscritto
Se
andate a Montpellier è bene andare a Les Affranchis, piccola fiera satellite
molto friendly, piena di belle ragazze (e ragazzi).
Lo assaggiai un paio di anni fa e ne restai colpito.
RispondiEliminaNon ha la profondità dei grandi Pouilly, ma una bella complessità e una bevibilità spaziale.
Grande bottilgia.