Vini col KI
E’ un periodo in cui i vini che maggiormente mi emozionano hanno una mano femminile che ne governa la nascita.
Con un semplice e banale sillogismo potremmo dire che il vino nasce e non viene costruito, per cui chi meglio delle donne può interpretare e condurre una gestazione.
Giovanna Morganti è l’artefice principale del Le Trame.
E’ enologa con propensione alla “epochè”, alla sospensione del giudizio sulle tecniche di cui suo malgrado è portatrice.
E’ alla ricerca dei motori fini della materia, della immaterialità del fare che raramente è incasellabile nelle rigide maglie della tecnica.
Ho bevuto un vigneto ad alberello, unico, credo, nel territorio del Chianti, se non in tutta la Toscana continentale.
Ho bevuto la sua ostinata ricerca di “essere natura”.
Ho bevuto i suoi dubbi e le sue utopie.
Ho bevuto la sua ricerca di attenuare l’opacità del mondo.
Ho bevuto il territorio chiantigiano.
E, come mi succede ultimamente di verificare, i vini di chi dubita e non ha certezze da proporre come verbo, sono quelli più profondi e introversi, al limite incomprensibili ma straordinariamente ricchi e generosi.
Forse sono vini felici di essere liberi.
Questo è profondo e scattante con profumi austeri velati di nobiltà e distacco.
Di minerale, di maturazioni, di erbe.
Ho la sensazione che meno si riesca a trovare dei profumi distinti e più i vini siano interessanti.
E non si atteggiano a campioncino di profumo preconfezionato.
In bocca è morbido ma elettrizzato da un’acidità petulante e giocosa.
Buonissimo, leggero e scorrevole, scivola e ammalia e chiede un nuovo sorso per rammemorare il precedente.
Un inseguimento dei sensi gaio e appagante.
E’ così lieve, così giocato in levare.
Da bere senza moderazione.
Bonne degustation
Luigi
Bah sarà il solito chianti...
RispondiEliminaDolce legnoso mah...
Il 2008 di Giovanna è uno splendido millesimo. Io amo berlo quando ha qualche anno sulle spalle, capace come pochi nel diventare accogliente senza perdere tutta la sua energia.
RispondiEliminaassaggiato a Fornovo, gran vino...peccato non ci fosse Giovanna Morganti a presentarlo.
RispondiElimina@Jacopo,
RispondiEliminasi intuisce che è un vino che può solo migliorare con gli anni, ha una complessità terziaria scalpitante che fa ben sperare.
L'unico limite è che a Torino è praticamente introvabile.