un possibile argomento per affermare, con la forza del bicchiere, che la Franciacorta di Andrea Arici e i suoi vigneti terrazzati sono territorio per il metodo classico.
Fors’anche in procinto di divenire terroir.
Di questo Dosaggio Zero di Colline della Stella ne avevo parlato già una volta.
Poi finita la sbornia erano rimaste due bottiglie in cantina.
E avevo cercato altri luoghi di Franciacorta e di Champagne viaggiando nel bicchiere.
Sono ritornato col bicchiere a Gussago(BS) in questi giorni.
E devo ammettere che a controprova della validità delle primordiali sensazioni.
Le ha mantenute tutte.
Arricchendosi, allargandosi, ammorbidendosi leggermente.
Questo Franciacorta “scritta rossa” con trentuno mesi di presa di spuma sulle spalle e un anno di post-dergorgement.
E’ perfettamente, incredibilmente, goduriosamente pronto.
Meno lievitoso, meno citrino, meno tagliente.
Il pinot nero, solo un dieci per cento ma di classe cristallina, sotto scalpita.
Pinoteggia alla grande, con maturità e tocco alla “franzosa”.
Equilibro, eleganza, freschezza e una leggera cremosità acidulata.
E quei frutti rossi più rammemorati che trovati.
Veramente buono.
Si chiama fuori con eleganza e forza dalla diatriba Franciacorta vs Champagne.
Da bere senza moderazione.
Bonne degustation.
Luigi
Sempre alla ricerca del ki
Andrea Arici è aiutato con indiscutibile bravura da Giovanni Arcari e Nico Danesi.
Ciao Gigi, pensavo di mandarti una mail per gli auguri di Natale, ma visto che io FREQUENTO te li faccio qui, in barba a tutti quelli non sono daccordo. Un abbraccio e buone feste!
RispondiEliminai terrazzamenti "antichi" di Andrea sono bellissimi....da vigne cosi possono uscire solo bolle Autentiche!
RispondiEliminaNon ci posso credere !
RispondiElimina