E’una
Scottish Heather Ale prodotta con una antica ricetta scozzese.
La
Scozia, scopro adesso, produce birra da circa quattromila anni e gli scozzesi per
ragioni di reperibilità hanno usato come aromatizzante, antiossidante dei
bouquet garni di erbe, in particolare l’erica che cresce spontanea nelle campagne
invece del luppolo che fu reso obbligatorio per legge nel diciottesimo secolo.
Questa
birra è prodotta con malti d’orzo e di frumento, il mosto caldo viene infuso nei
fiori di erica sino a raffreddamento e
successivamente fermentato in vasche di rame.
Nel
tentativo di alleggerire e impreziosire il dolce dei malti con l’acidulo e il
fruttato invece che con il suo opposto, l’amaro.
Il
risultato è una birra segnata dai malti in cui è prediletta la rotondità, la
morbidezza, l’aromaticità fine delicata, la speziatura.
Erba
sfalciata, linfa, fieni odorosi, camomilla, orzo e fiori e poi in bocca leggero
caramello rinfrescato dal vegetale molto delicato e un po’ di amaro, ma molto
poco.
Freschissima
e glu glu.
Trascinante,
fragrante, delicata ma complessa lontana anni luce dagli eccessi amarostici,
quasi tannici delle luppolature molto generose.
Kampai
Luigi
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