Ho
rimandato fin troppo questo momento, forse perché la scelta che stavo facendo
era difficile, tormentata anche se
naturale e in qualche misura entrava in collisione con la mia attività di
blogger (sempre che di attività si possa parlare) che tante soddisfazioni mi ha
riservato negli ultimi tre anni.
Oggi
dopo un week end a Montpellier durante il quale mi sono trovato ad impersonare,
con difficoltà e lieve struggimento, due figure se non antitetiche quantomeno in
conflitto di interessi: quella del "commerciale" (che brutta parola) e quella del blogger, ho deciso di
“vuotare il sacco” pubblicamente e rendere edotto il mio pubblico che da pochi
giorni, meno di un mese, vendo i vini di Arkè e di Mineral, per adesso non ho
ancora venduto una “beata fava” però mi sto impegnando.
Quindi
come è d’obbligo e di rito vi giuro che non recensirò più vini che sono nel
listino dei due selezionatori.
Tranne
tre eccezioni:
il
4 del prossimo mese parlerò del Munjebel rosso 8 e ne parlerò perché l’ho
bevuto grazie a Gil Grigliatti che ne è un profondo ammiratore e che mi ha
fatto cambiare idea su questo vino.
Il
15 parlerò del Munjebel bianco 7 e ne parlerò perché l’ho comprato io a
Solicchiata nell’agosto del 2011 e non l’ho mai bevuto perché non amavo la
figura un po’ alchemico/istrionica di Cornelissen sino a che Gil mi ha fatto
assaggiare il rosso.
Il
terzo post in conflitto di interessi, non ancora scritto, sarà quello su
Stefano Amerighi.
Ci
ho pensato tanto e alla fine ho deciso che non posso negarmi la possibilità di
parlare di una persona speciale, la sua umanità d’antan, gentilezza, ironia e
grande cultura enoica (anche se un po’ monotematica (ironia)) mi ha colpito
molto e ha reso un lavoro duro (gli assaggi seriali a Montpellier) un gioco
divertente e ricco ed io al suo cospetto mi sentivo profondamente ignorante.
Per
cui mi son detto che se questa nuova attività mi permetterà di imparare e
conoscere persone preparatissime e grandi degustatori come Stefano, Rolando,
Francesco, il conflitto di interessi è il male minore, anzi è un problema trascurabile,
perché ho fame di conoscenza e mi pare di avere intrapreso la strada giusta per
me e per voi che mi leggete.
Di
certo non scriverò per pubblicizzare la mia attività di agente, se lo facessi
non riuscirei a guardarmi in faccia la mattina e sono certo che voi lettori non
avete alcun dubbio sulla mia buona fede.
Luigi
Bene Luigi, non posso che farti il mio più grande in bocca al lupo per questa tua nuova avventura. E non ti preoccupare, il problema non è mai il conflitto di interesse in sé ma la sua gestione. La buona fede è sempre la migliore consigliere.
RispondiElimina(consigliera)
EliminaCondivido appieno le parole di Jacopo! E' tutta questione di gestione del conflitto di interessi ma già per come ti sei mosso stai andando alla grande!
EliminaIn bocca al lupo, Luigi!!!
Congratulazioni davvero Luigi! (niente in bocca al lupo perchè ne abbiamo ammazzati già troppi di questi poveri lupi ;) )
RispondiEliminaSono d'accordo con te: il conflitto di interessi sarà il male minore di fronte agli orizzonti di sapere e conoscenza che ti si apriranno davanti, anche perchè credo che la tua serietà ed etica non si faranno sopraffare.
Io mi son sempre fidato e continuerò a farlo va senza dire! ;)
E' molto tempo che vorrei scrivere un post proprio sugli animali che con il loro sacrificio ci hanno permesso, oggi di sedere comodamente al caldo difronte alla tastiera di un lap top e oggi li guardiamo come si guardano le iguane al rettilario.
EliminaLa tua sensibilità è la tua forza Andrea!
luigi u rock
RispondiEliminaLe testimonianze di amicizia e di fiducia che mi stanno arrivando sia qui sia su twitter, facebook, mi stanno toccando molto e vi chiedo scusa se sembro un po' laconico ma ho un leggero nodo alla gola, un misto di gioia, rammarico, esaltazione, paura, tristezza che mi bloccano un po' (e poi sono pur sempre piemontese) e mi rubano le parole di bocca, sappiate che sono onorato per l'attenzione e la fiducia che mi riservatee farò di tutto per non tradirla.
RispondiEliminaKampai
Mi aggiungo. Bella impresa quella di coniugare diffusione di una cultura enoqualcosa e altro ancora, con la trasparenza relativa alla propria posizione. Bella nel senso buono della parola. Perchè credo sia possibile e che tu abbia le caratteristiche per farlo. Anche perchè i lettori del tuo blog sono attenti. Essere chiari sin dall'inizio e per me, lettore, sapere quali sono i presupposti.
RispondiEliminaMarco
in bocca al lupo Luigi. All'inizio troverai duro, ma non ti mancano competenza e capacità di trasmettere emozioni. Sii tenace.
RispondiEliminaIl pensarti a lavorare "nel settore" aumenta ancor di più la stima che ho nei tuoi confronti, e sono convinto che non ci sarà nulla che potrà farti deviare la strada della coerenza che hai sempre mantenuto nel tempo.
RispondiEliminaIn culo alla balena ! ( altrimenti Andrea se la prende per i lupi:) )
Complimenti Luigi,
RispondiEliminanon potevi essere più chiaro - e sincero - di così. Ti auguro di riuscire nella difficile impresa di vendere senza svendersi, certo che tu sia in grado di farlo.
Un saluto
Roberto
A questo punto mI tocca vendere l'edicola e comprare un'enoteca :)
RispondiEliminaChe il ki sia con te!
io ho assistito all'investitura di mineral, la sera ti brillavano gli occhi, ne ero sicuro, vai e spacca tutto che lo puoi fare!
RispondiEliminaDiciamo che è anche un po' colpa tua. ;)
EliminaGrazie a tutti,
RispondiEliminavoglio dire al di fuori di ogni retorica e/o piaggeria che le persone incontrate in questi ultimi anni nel mondo enoico, dal produttore al giornalista/blogger all'appassionato all'enologo al venditore sono stati incontri molto ricchi e formativi e per questo vi ringrazio tutti per avermi aiutato a crescere e per aver limato quelle mie rudezze caratteriali che all'inizio permeavano i miei comportamenti.