Una
soffiata di Vittorio Rusinà
Quattro
passi sotto la pioggia e il primo freddo padano che avvolge
Ed
eccomi da Renzo Losi in via Principessa Clotilde 98/b
Periferia,
quasi profonda periferia di Torino
Sonnecchiosa
e disattenta
Entro
e mi sento dire dopo due parole “con i lieviti secchi non fai né vino né birra,
almeno non quelli che intendo io”
Musica
per le mie orecchie
Parlata
con cadenza emiliana ma più secca, asciutta, parmense mi dicono
Una
vita matta in giro per l’Italia, un passato di vigne e cantina e birra e un
presente a Torino (ragioni del cuore mi dice)
Bravo
mi dicono, simpatico ed empatico sicuramente, così poco sottotraccia che mi
pare abbia un alone luminoso in questo grigio torpore del ben pensare targato
Turìn
Mi
fa assaggiare una trappista e poi parliamo di Camillo Donati e un po’ di birra e
brasseur e molto di lieviti
Un
accenno a Crocizia
Renzo è stato fondatore e mastro birraio del Birrificio Torrechiara a Parma
Scendiamo
in cantina, in un angolo c’è una damigiana di birra in fermentazione che pare una
offerta beneaugurale e scaramantica a Cerere
Lì
sotto vuole cominciare (Asl permettendo) a produrre le sue birre
Poi
è tardi devo andare, dovrò tornare con Vittorio
Uscendo
afferro al volo una Divina del Birrificio Torrechiara penultima produzione di
Renzo, ancora un lotto con la sua mano felice, aprés le déluge
Arrivo
a casa e lascio la bottiglia fuori nella nebbia per qualche minuto
Poi
la apro
E’
una “tipo Lambic” a fermentazione naturale maturata per alcuni mesi in legno
Uno
schiaffo di profumi di agrumi amari e bucce di limone candite
Naso
“Lambic” con acido scalpitante che inocula le nari
Bevuta
travolgente
Un
intermittenza di acido sapido “dolce” amaro
Glu
Glu
Glu
Rotondità
e morbidezze che smorzano un po’ l’amaritudine e l’acidità ma non troppo
Una
via mediterranea ma rigorosa alla tipologia
Lunghissima
in bocca, orizzontale, senza cedimenti watery, saporita, polposa e ricca
Nel
bicchiere evolve e si allarga
E
come ci insegna Niccolò dopo metà bottiglia arriva il torbido e le sensazioni
più forti, terziarie e masticabili di chutney e pesca
Kampai!
Davvero felice che Lorenzo Losi sia arrivato a Torino, che sempre di più si sta aprendo al mondo brassicolo artigianale (c'è anche una elevata presenza di homebrewer di qualità).
RispondiEliminaLa notizia di Losi l'ho trovata navigando on the web sul bel sito di Diego http://delacuerva.wordpress.com uno di quei siti da seguire con attenzione
Ciao, grazie per la citazione e complimenti per l'analisi birraria!
Elimina;)
Sono io, fuor di retorica, che devo ringraziare Te e Vittorio per la segnalazione e naturalmente Renzo che mi ha accolto come se ci conoscessimo da sempre!
EliminaAscoltarlo è stata una immersione benefica nell'esercizio dell'uso della verità e della schiettezza.