Il
sorso va via elegante.
Con
profumi di liquerizia.
E
freschezze di bucce mature (avete presente quando addentate un prugna matura
e alla fine del morso la buccia si fa acidula).
Succoso.
Andava
aspettato.
In
due sensi.
Sia
una volta aperto affinchè lui, costretto e recluso, si abituasse a questo mondo
espanso.
Sia
in bottiglia affinchè si giovasse per un po’ ancora della sua nicchia
tranquilla in cui evolvere.
Bonne
degustation
Luigi
Poscritto
I
vini di Andrea Kihlgren sono tutti di notevole interesse e la Lunigiana è terra
da scoprire.
Posso
solo immaginare, una sera di dicembre il profumo dei testaroli caldi conditi
con l’olio nuovo e il parmigiano e un bicchiere di Vermentino di Santa Caterina.
Alcuni
lamentano la calata verso il mare del Sangiovese che ne avrebbe snaturato le
caratteristiche, ebbene questa è l’eccezione che conferma che non ci sono
regole ma solo umane ubbie e fissazioni.
è piaciuto molto anche a me, forse un pelo segnato dal legno ancora ma profondamente sangiovese.
RispondiEliminaNon posso che confermare la bontà del vino e l'esigenza di aspettarlo ancora un po'.
RispondiEliminaHo ancora ben stampata in mente la degutazione con Andrea in quella nicchia enogastronomica che è la vinoteca Rossorubino, da me, a Viareggio. E' passato quasi un anno ed in quell'occasione, purtroppo, non ebbi modo di assaggiare il Colli di Luni Rosso, ma i due Vermentino, il Fontananera ed il Ghiaretolo. Tutti delizioni, così come il loro papà.
;-)